Descrizione
Si presume che Rossano sia stato fondato dagli enotri intorno all’XI secolo a.C., passò sotto il controllo magno-greco (VII-II secolo a.C.) e successivamente divenne l’avamposto romano nel controllo della piana di Sibari e nell’infruttuoso tentativo di conquista dei territori montuosi della Sila, allora occupati dai bruzi. Nel II sec. l’imperatore Adriano vi costruì un porto capace di accogliere 300 navi. Tra il 540 ed il 1059 Rossano visse una fase di grande splendore sociale, artistico e culturale sotto il dominio dei bizantini: la sua posizione strategica la rese appetibile meta di conquista da parte di numerosi invasori (visigoti, longobardi, saraceni) ma non fu mai espugnata. Importante centro politico-amministrativo dell’impero di Bisanzio, in qualità di centro militare nel 951-952 fu sede dello stratego e si guadagnò il titolo, ancor oggi in uso, de “La Bizantina”. Le numerose testimonianze artistiche ed architettoniche di quel periodo le valsero inoltre l’appellativo di “Ravenna del Sud”.
Nei secoli successivi passò prima sotto il dominio dei normanni (1059 – 1190) e poi degli svevi (1190 – 1266) conservandosi città regia e quindi libera università, fino alla politica di infeudazione seguita dagli angioini (1266 – 1442), e poi dagli aragonesi (1442 – 1504) e dagli spagnoli (1504 – 1714), quindi proseguita sotto il viceregno austriaco (1714 – 1738) e con i Borbone (1738 – 1860). Ne furono feudatarie le famiglie Ruffo, Marzano, Sforza di Milano, Aldobrandini e per ultimi i Borghese di Roma, per successione di Olimpia Aldobrandini principessa di Rossano, e vi rimasero tali fino alla fine della feudalità (1806 nel regno di Napoli); Bona Sforza d’Aragona, regina di Polonia e granduchessa di Lituania, dal 1524, in successione di sua madre Isabella, fu anche principessa di Rossano e duchessa di Bari.
Alla fine del XVIII secolo, Rossano entrò a far parte della breve esperienza della repubblica napoletana (1799) e durante il decennio francese (1806 – 1815), abolita la feudalità, ebbe un crescita politica e sociale, pregiudicata, però, dal devastante terremoto del 1836. Già sotto il decennio divenne capoluogo di distretto (28 comuni), sede di sottointendenza, capoluogo di circondario e sede del giusticente; con l’unità fu sede di tribunale 1865, di corte d’assise 1875 e del distretto militare e dal 1894 al 1926 sede di sotto-prefettura. Ancora nella seconda metà dell’800, fu centro di numerosi circoli culturali e produsse vari giornali e periodici; nel 1876 fu inaugurata la ferrovia Jonica e, dopo qualche anno, beneficiò della prima illuminazione elettrica e delle prime centrali termoelettriche della Calabria.
Nel ‘900 Rossano ha vissuto tutte le vicende che hanno caratterizzato la vita politica e sociale del Meridione ed in definitiva dell’Italia intera: la Resistenza e le lotte di liberazione, l’emigrazione, la ricostruzione della vita civile e democratica ed infine l’aspettativa del benessere sociale e materiale.
A partire dagli anni 50 del ‘900, la città, come altre in Calabria, essendosi sviluppata in passato nell’entroterra per proteggersi al meglio dai nemici, con la nascita della stazione ferroviaria ha cominciato ad espandersi verso la zona costiera. Col passare del tempo, la zona costiera della città si è evoluta sempre di più, dando spazio ad un abitato costituito prevalentemente da edifici moderni e condomini. Questa situazione ha portato i residenti ad abbandonare la parte più antica del paese, il vero e proprio centro storico, per andare a vivere nella zona più moderna e densamente abitata. Attualmente il centro storico è chiamato semplicemente Rossano Paese o Rossano Vecchia, o “Russan subbr” che in dialetto locale significa Rossano sopra, poiché il centro storico si trova in collina, mentre la zona costiera della città è denominata Rossano Scalo o Rossano Stazione (in riferimento al fatto che la stazione si trova, come precedentemente detto, nella parte nuova della città). Rossano Paese sta vivendo un grave rischio di spopolamento, in concomitanza al fatto che, oltre ad essere abitata prevalentemente da persone anziane, gli unici posti realmente frequentati sono il municipio, il liceo classico e la sede della polizia municipale (tuttavia una sede è ubicata a Rossano Bassa).
Per queste ragioni, quasi tutti i negozi, i posti di svago e di passeggio, le scuole, l’ufficio anagrafe e molte altre funzioni si trovano per lo più a Rossano Scalo.
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- IndirizzoRossano
- CategoriaLuogo suggestivo
- IndirizzoRossano
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